Basta toccare un tasto
Echo Loop è un anello in titanio tutto nero, il suo design è lineare e la superficie opaca. È quasi anonimo ma, una volta indossato, si connette allo smartphone e permette di interagire con Alexa premendo un pulsante. Nelle intenzioni di Amazon è il modo migliore per interagire con la tecnologia senza dover togliere lo smartphone di tasca anche se fa un po’ Ispettore Gadget avvicinarlo alla bocca e parlargli ma soprattutto portarlo all’orecchio per sentire la risposta dell’assistente vocale. Ad ogni modo basta un tocco e si aggiungono prodotti alla lista della spesa o appuntamenti al calendario, un altro tocco e si ascoltano i promemoria. Si possono anche chiamare dei numeri preimpostati, porre domande o dubbi, fare ricerche. Il tutto senza uno schermo davanti, nessuna luce colorata (la risposta arriva tramite vibrazioni) né dover pronunciare quel «Ehi Alexa» che in pubblico ancora ci inibisce.
Le inibizioni degli assistenti
Ed è questa la possibile svolta di Echo Loop. Quando si è tra sconosciuti, in ufficio per esempio o sui mezzi pubblici, non è facile risvegliare gli assistenti vocali. Pronunciare «Ok Google», intimare «Ehi Siri!» o declamare «Ehi Alexa» di fronte a molte persone è qualcosa a cui non siamo abituati e che spesso inibisce l’uso degli aiutanti elettronici fuori di casa. Per questo la parte più geniale di Echo Loop, alla fine, è il bottone. Basta pigiarlo e parlare e la risposta vocale ha un volume bassissimo, ben percepibile solo se si avvicina l’anello all’orecchio. Sembra funzionare ma a questo punto sorge un’altra domanda: siamo pronti ad ascoltare un anello?